TRAGEDIA ANNUNCIATA

Roma, Parco degli Acquedotti


Tredicenne muore schiacciato da un albero durante il nubifragio
Stava giocando con tre coetanei nel parco quando all'improvviso un albero gli è caduto addosso schiacciandolo, davanti agli occhi del padre. É accaduto ieri pomeriggio in via Lucio Mario Perpetuo, angolo via Marco Decumio, nel quartiere Tuscolano, durante il violento nubifragio che si è abbattuto sulla capitale.

Il tredicenne italiano, Nicolò Blois, è stato soccorso dai sanitari del 118, ma è morto alle 16.40, prima che giungesse all'ospedale Vannini. Secondo il racconto di alcuni testimoni, il ragazzino è stato sorpreso da un temporale improvviso. I tre amici hanno cercato di allontanarsi ma mentre andavano via un pioppo, apparentemente in salute, è caduto su Nicolò.
Secondo i primi accertamenti medici Nicolò sarebbe deceduto a causa delle numerose fratture riportate alle vertebre cervicali. Sul suo capo sono state riscontrate anche diverse ferite lacero contuse. «Secondo i vigili del fuoco, l'albero, alto circa 12 metri, si sarebbe spiantato a causa della tromba d'aria e delle forti piogge che negli ultimi giorni hanno reso molle il terreno», ha affermato il presidente del X Municipio, Sandro Medici, recatosi sul luogo della tragedia.
«Abbiamo sempre giocato insieme da quando avevamo 10 anni: Nicolò era un ragazzo semplice, allegro, amava moltissimo il pallone, era un grande tifoso della Roma». Così, lo ricordano, gli amici di Nicolò Blois. «Sabato abbiamo giocato con lui l'ultima partita di calcio», hanno detto.
«Ero stato nel parco pochi minuti prima della tragedia e gli avevo detto di tornare a casa perché stava per arrivare un nubifragio», ha detto il padre tra le lacrime. «Era un angelo, la mascotte del Quadraro, il suo quartiere - ha raccontato la nonna Enrica - Certe cose non dovrebbero accadere». Tristezza ma anche rabbia tra gli abitanti della zona. «Sono 50 anni che abito qui e non è la prima volta che a causa di forti piogge cadono gli alberi di questa strada, piante ad alto fusto che sono quasi tutte malate e non vengono potati quasi mai», dice più di un cittadino arrivato sul luogo della tragedia. Anche il sindaco Alemanno, informato della tragedia, si è recato all'ospedale Vannini. Giunto al pronto soccorso del nosocomio, il primo cittadino ha stretto la mano ai familiari e ha espresso loro il proprio cordoglio. «Si tratta di un'enorme tragedia, faremo tutti gli accertamenti del caso per capire cosa sia successo», ha detto Alemanno. Un minuto di silenzio per Nicolò, richiesto da Alessandra Mussolini, è stato rispettato anche alla Camera dei Deputati.
In merito alla caduta dell'albero, alcune fonti del Campidoglio hanno chiarito come la pianta non fosse né malata, né secca. Proprio in questi giorni - dicono ancora dal Comune - l'ufficio giardini era all'opera per la ricognizione degli alberi della capitale colpiti dai temporali degli ultimi giorni. Intanto la procura di Roma ha disposto accertamenti per stabilire con certezza le cause che hanno determinato lo sradicamento dell'albero. A collaborare all'indagine sarà anche un collegio di agronomi che dovranno chiarire i motivi che hanno causato la caduta del pioppo di 12 metri.
Per questo motivo, domani, è previsto un sopralluogo nella zona colpita dalla tromba d'aria e dal nubifragio. Gli esperti dovranno stabilire, in sostanza, se l'albero fosse malato e pericolante o se la violenza della tromba d'aria possa essere stata l'unica causa della caduta. E il presidente del Codacons Carlo Rienzi ha chiesto «alla procura di Roma di indagare per concorso in omicidio colposo, in particolare la magistratura dovrà accertare se il Servizio giardini del Comune di Roma aveva verificato lo stato degli alberi nel quartiere teatro della tragedia negli ultimi mesi. Se vi siano eventuali omissioni o negligenze e le relative responsabilità che hanno contribuito alla caduta dell'albero e al conseguente decesso del ragazzo».

Eleonora Sannibale Il Tempo.it 05/11/2008

Io personalmente pochi minuti fa sono stato sul luogo blindatissimo della tragedia, e ho avuto modo di parlare con la nonna materna di Nicolò, al quale consigliavo di chiedere agli inquirenti un frammento di albero sia prossimale che distale, e di incaricare un perito di parte per la perizia.
Siamo andati insieme a parlare con le forze dell'ordine che presidiavano il sito, e alla nostra richiesta, il responsabile in divisa ci ha detto che avremmo dovuto inoltrare la richiesta alla Procura della Repubblica, perchè c'era un indagine della Magistratura in corso, e tutto ciò che era in loco, non poteva essere asportato. Non capisco cosa potesse cambiare al Magistrato trovarsi qualche frammento di albero in meno, visto che parliamo di una pianta alta circa dieci metri.
Personalmente a differenza del Presidente del X Municipio Medici, non ho certezze in merito alla vicenda, e non capisco come alcune fonti del Campidoglio possano già aver affermato che la pianta non fosse ne malata ne secca, dal momento che le autorità sul posto affermano di non aver ancora fatto alcuna perizia. Posso semplicemente affermare che già da molto tempo il Servizio Giardini è sotto organico, a detta di chi ci lavora (Sig. Botti Responsabile in X Municipio), e secondo me non effettua come dovrebbe gli interventi di prevenzione sul territorio. In via Valerio Publicola e Marco Valerio Corvo gli Aceri Negundo sono quasi tutti malati, perchè? Quale e quanta prevenzione è stata effettuata specificatamente su questi alberi nel corso degli anni? Quello che palesemente dimostrano di saper fare molto bene è la potatura radicale, per quanto riguarda la prevenzione ho forti dubbi in merito.
Gianni Conti, 05/11/2008.

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