ALLA FACCIA DELL'EXPRESS!
Già dopo pochi chilometri, notano un forte rallentamento, poi a questo si aggiungono anche diverse soste (senza apertura porte), insomma per tutto il tragitto il tanto pubblicizzato Leonardo express mantiene proprio tutti i connotati di un normalissimo treno.
In conclusione, Marco e sua moglie per arrivare alla stazione Termini hanno impiegato quarantesei minuti anziché trentuno. Quindici minuti di ritardo potrebbero non sembrarci molti (soprattutto a noi Italiani), ma se pensiamo che l'intero tragitto sarebbe dovuto durare trentuno minuti, vuol dire che il treno di tempo ne ha impiegato ben il 50% in più, come se un treno che dovesse arrivare a Firenze in tre ore, ne impiegasse quattro e mezzo.
Prima di far scendere i passeggeri, una voce si scusava del ritardo tramite filodiffusione.
Successivamente Marco s'informa per un rimborso del biglietto, ma gli dicono sia previsto solo per treni a lunga percorrenza.
Care Ferrovie dello Stato: quando si denomina un treno express, che in inglese vuol dire "corriere speciale" e in italiano "treno rapido", lo si pubblicizza come veloce, diretto e senza fermate, e lo si fa pagare il doppio, le fermate non andrebbero fatte e il treno dovrebbe essere veloce. Qualora accadano poi imprevisti così clamorosi, non vi sembra misero proporre solo delle scuse oltretutto per filodiffusione? Perchè al di là dei rimborsi, che è scandaloso non abbiate previsto, non pensate alle magre figure che quotidianamente collezionate sui vostri treni, che non riescono quasi mai a rispettare l'orario previsto?
Perchè per trovare puntualità sui mezzi di trasporto si deve necessariamente sortire dai confini Italiani? Questa è una riflessione che lasciamo ai nostri governanti e dirigenti delle FS.
Grazie Marco, un saluto a te e la tua consorte da tutto il comitato Appio Claudio.
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