ALLA FACCIA DELL'EXPRESS!

Domenica 27 Maggio 2007 Marco e la sua consorte, tornano da un viaggio e atterrano all'aeroporto di Roma Leonardo Da Vinci.

Non avendo nessuno a prelevarli, decidono di affidarsi alle Ferrovie dello Stato per fare ritorno a casa.


Prendono informazioni alla biglietteria, che gli prospetta due possibilità:


-treno Leonardo express in prima classe fino a termini stazione (poi metro A fino a casa), diretto senza fermate, durata percorso trentuno minuti, costo euro 11,00 a persona .


-treno FM1 in seconda classe con soste (stazione Tuscolana per loro, poi metro A da Ponte Lungo) durata percorso trentotto minuti costo euro 5,50 a persona.


Decidono per quello express pur costando il doppio, perchè non fa fermate ed è più rapido, oltretutto essendo circa le ore 15.15, per l'FM1 avrebbero dovuto attendere una trentina di minuti in più rispetto all'altro. Il treno parte alle ore 15.35 ora di arrivo stimata 16.06.


Già dopo pochi chilometri, notano un forte rallentamento, poi a questo si aggiungono anche diverse soste (senza apertura porte), insomma per tutto il tragitto il tanto pubblicizzato Leonardo express mantiene proprio tutti i connotati di un normalissimo treno.


In conclusione, Marco e sua moglie per arrivare alla stazione Termini hanno impiegato quarantesei minuti anziché trentuno. Quindici minuti di ritardo potrebbero non sembrarci molti (soprattutto a noi Italiani), ma se pensiamo che l'intero tragitto sarebbe dovuto durare trentuno minuti, vuol dire che il treno di tempo ne ha impiegato ben il 50% in più, come se un treno che dovesse arrivare a Firenze in tre ore, ne impiegasse quattro e mezzo.
Prima di far scendere i passeggeri, una voce si scusava del ritardo tramite filodiffusione.


Successivamente Marco s'informa per un rimborso del biglietto, ma gli dicono sia previsto solo per treni a lunga percorrenza.


Care Ferrovie dello Stato: quando si denomina un treno express, che in inglese vuol dire "corriere speciale" e in italiano "treno rapido", lo si pubblicizza come veloce, diretto e senza fermate, e lo si fa pagare il doppio, le fermate non andrebbero fatte e il treno dovrebbe essere veloce. Qualora accadano poi imprevisti così clamorosi, non vi sembra misero proporre solo delle scuse oltretutto per filodiffusione? Perchè al di là dei rimborsi, che è scandaloso non abbiate previsto, non pensate alle magre figure che quotidianamente collezionate sui vostri treni, che non riescono quasi mai a rispettare l'orario previsto?
Perchè per trovare puntualità sui mezzi di trasporto si deve necessariamente sortire dai confini Italiani? Questa è una riflessione che lasciamo ai nostri governanti e dirigenti delle FS.


Grazie Marco, un saluto a te e la tua consorte da tutto il comitato Appio Claudio.




Nessun commento:

Posta un commento